Parte II, Sezione 3 – L’importanza di avere un nome. L’obbligo di acquisto dei sieri anti covid-19.

In questa terza sezione della seconda parte della trilogia sulle falsità istituzionali e scientifiche a cura dell’Avv. Massimo Agerli di Avvocati Liberi, ne vedremo veramente delle belle.

Vedremo cosa hanno detto OMS, ISS e cosa scrive la Corte dei Conti Europea in una relazione incredibile, dal contenuto che non potete nemmeno immaginare.

Vedremo perché sin dall’inizio erano tutti consapevoli del fatto che i farmaci acquistati erano indicati solo per contrastare la malattia COVID19 e non la diffusione del virus Sars-CoV2 e quindi perché tutto l’impianto che avrebbe dovuto sorreggere gli obblighi vaccinali ed il green pass fosse ab initio scientificamente inesistente e giuridicamente falso.

E capiremo il vero motivo per cui occorreva obbligare tutti, ad ogni costo, a ‘consumare’ questi sieri.

Il motivo è semplicemente questo: euro, miliardi di euro che l’Italia si era obbligata a pagare in conseguenza dell’obbligo contrattuale ad acquistare dai produttori milioni e milioni di dosi al buio, senza poter sapere nulla sull’effettiva efficacia e soprattutto sulla sicurezza dei preparati vaccinali.

Mostriamo questi video a chi dileggiava le persone quando affermavano la verità.

Non c’è cosa migliore di vedere con i propri occhi come stanno le cose, perché la verità è una sola ed è ora che si mostri.

Il punto è capire se vuol essere accettata la verità, perchè fa male.

Buona visione